Necessaria una svolta rigorosa nelle scelte relative alla questione Caffaro

Le dimissioni del commissario Moreni sottolineano ancora di più la necessità di una svolta rigorosa nelle scelte relative alla questione Caffaro. Secondo Legambiente Brescia le emergenze più significative sul piano della MISE e bonifica sono:

1. il sito ex produttivo Caffaro, epicentro della contaminazione del suolo e dell’acquifero, dal quale continuano a diffondersi gli inquinanti in quantità allarmanti nonostante il mantenimento della barriera idraulica;

2. i vasi irrigui (rogge), che propagano la contaminazione e trattengono una parte consistente degli inquinanti;

3. i suoli privati, i cui proprietari si sono ritrovati danneggiati senza colpa.

Quindi, invitiamo l’Amministrazione Comunale a:

Elaborare al più presto i progetti esecutivi per la messa in sicurezza e bonifica del sedime industriale Caffaro e dei vasi irrigui. Questa progettazione è indispensabile per raccogliere ulteriori fondi statali e avviare concretamente interventi significativi. 

Predisporre un piano strategico per la riqualificazione urbanistica ed economica delle aree contaminate. Solo con una ben congegnata strategia di trasformazione urbanistica eco-compatibile si possono catalizzare le risorse necessarie per effettuare le bonifiche.

Potenziare la raccolta di risorse pubbliche per le bonifiche. Comune e Regione devono al più presto definire e comunicare ai cittadini qual è la loro strategia per il reperimento di ulteriori risorse statali o comunitarie. Il Comune ha previsto una task force dedicata alla raccolta dei fondi e a ricorrere ai bandi europei?

Sollecitare il coinvolgimento di progetti e capitali privati per la bonifica delle aree private. Sono private la stragrande maggioranza delle aree contaminate, ma la loro bonifica è ancora meno definita di quella delle aree pubbliche. Comune e Regione possono e devono fare tanto. Per esempio, il Comune dovrebbe bandire un concorso di idee per la riqualificazione e prevedere meccanismi di compensazione urbanistica a sostegno delle ipotesi migliori. La Regione potrebbe attivarsi come garante per la concessione di contributi o finanziamenti bancari agevolati per la bonifica delle piccole proprietà private.


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