MAL’ARIA… LA CAMBIAMO?

Il 2016 volge al termine e Brescia si trova nella stessa situazione di fine 2015: avvolta in una nuvola di smog che danneggia la salute e la qualità della vita. Una situazione che preoccupa i cittadini e di certo non promuove neanche l’attrattività turistica e l’immagine della città. Infatti, al 13 dicembre sono stati 49 i giorni in cui la centralina del Broletto ha rilevato concentrazioni di PM10 oltre il limite di 50 microgrammi per metro cubo d’aria, confermando la gravità di una situazione che viene definita “emergenza” a parole, ma senza adottare provvedimenti adeguati.

L’adesione del Comune di Brescia al protocollo regionale per le emergenze di questo tipo è un passo timidissimo. Si tratta di misure insufficienti e inefficaci anche solo per alleviare i picchi emissivi primari di questi giorni, che sono solo la metà delle emissioni complessive. Si tratta di disposizioni timide, tardive e inverificabili. Ad esempio, il divieto di circolazione riguarda solo alcune categorie di motori, solo dalle 9 alle 17, solo per alcuni comuni e con mille altre deroghe. Sul trasporto su strada si può e si deve fare sul serio, con misure emergenziali credibili e soprattutto con provvedimenti articolati e strutturali. Occorrono scelte molto più incisive e innovative, investimenti e un programma di promozione e educazione alla mobilità a piedi, ciclistica e con i mezzi pubblici. L’obiettivo finale deve essere un deciso cambiamento delle abitudini dei cittadini riguardo agli spostamenti in città, al momento troppo centrati sull’uso dell’automobile e troppo poco su trasporto pubblico, mobilità ciclistica e pedonale. A tal fine proponiamo per il PUMS in via di elaborazione gli interventi strutturali e permanenti descritti nel DOCUMENTO ALLEGATO.

Invece, per le situazioni di emergenza, Legambiente Brescia propone tra le altre misure immediate:

  • l’applicazione automatica per tutti i periodi di inversione termica del limite di 80 km/h sulla tangenziale sud e di 110km/h sulle autostrade;
  • blocchi del traffico o almeno targhe alterne per i giorni feriali e senza deroghe;
  • una seria politica di sostegno e promozione della mobilità pedonale e ciclistica e in favore del trasporto pubblico
  • l’istituzione temporanea di aree di interdizione al traffico. Pensiamo, in particolare, a fasce di protezione attorno agli edifici scolastici – Area B, Area Bambino – vietando il parcheggio in prossimità delle entrate, favorendo la messa in pratica di pedibus e bicibus e dell’uso della bicicletta;
  • l’accelerazione dell’iter di un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, v. più avanti) che comprenda disincentivi, anche di carattere economico (tariffazione dei parcheggi), nell’utilizzo delle auto;
  • controlli severi a presidio di tutte le misure emergenziali;
  • sostituire il polverino di carbone come combustibile nella centrale di via Lamarmora.

Guardando all’incidenza delle più importanti fonti di emissione, dal trasporto su strada all’industria, all’agricoltura, alla produzione di energia, sono tanti i provvedimenti che le autorità possono e devono prendere. Tuttavia, oltre alle misure anti-emergenza e alla creazione di piani strutturali efficaci e finalmente capaci di guardare al lungo periodo, è necessario che anche noi cittadini acquistiamo consapevolezza di quante cose possiamo migliorare modificando i nostri stili di vita: lasciamo a casa l’auto, andiamo a piedi, usiamo i mezzi pubblici e la bicicletta, sprechiamo meno energia, consumiamo meno alimenti di origine animale, produciamo meno rifiuti. Ricordiamoci che siamo noi che con le nostre scelte possiamo regalarci ogni giorno una città con meno auto e quindi meno inquinamento, meno incidenti e più sicurezza.

Se davvero vogliamo una Brescia meno inquinata e più bella, il cambiamento deve partire anche da noi: liberiamoci della nuvola di smog che avvolge le nostre strade, ridiamo ossigeno ai nostri polmoni e alla nostra città!

Qui sotto trovi il documento con le nostre proposte:

Proposte PUMS Legambiente Brescia


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