Aria

LO SAPEVI CHE…

Il principale rischio ambientale per la nostra salute è la presenza nell’aria inquinata di molti “veleni”: micropolveri (PM10 e PM2,5), metano, composti organici volatili, ossidi di azoto, ammoniaca, ozono, anidride carbonica e altri.

Per i veleni che respiriamo, a Brescia come in tutta la pianura padana, paghiamo un alto tributo in termini di malattie evitabili e morti premature (circa mille all’anno) per patologie cardiovascolari, respiratorie e tumori polmonari.

Le principali sorgenti di questi inquinanti sono il trasporto su strada, la combustione di fonti fossili per i processi industriali e per la produzione di energia, l’agricoltura e l’allevamento.

Inoltre, questi veleni hanno un rilevante impatto ambientale anche sul clima, sulla vivibilità, sulla contaminazione di acqua e suolo, sugli edifici e sulla salute di tutti gli esseri viventi.

COSA NE PENSA LEGAMBIENTE?

Legambiente pensa che la lotta all’inquinamento dell’aria debba essere la priorità delle Istituzioni ma anche di ogni singolo cittadino.

Per ridurre l’inquinamento atmosferico in maniera significativa e consolidata vi è un’unica strada da percorrere: ridurre le emissioni inquinanti, a partire dalle combustioni e dall’agricoltura.

Le possibili strategie generali sono sostanzialmente due:

  • sfruttare le innovazioni tecnologiche per ridurre la produzione di inquinanti alla fonte e per aumentare la capacità depurativa dei dispositivi di abbattimento
  • ridurre il numero delle sorgenti di emissione.

In pratica occorre:

  1. Ridurre a monte, attraverso appropriate politiche urbanistiche, le necessità di spostamento motorizzato, sia per le merci che per le persone
  2. Attuare politiche di risparmio ed efficienza energetica degli edifici e delle industrie
  3. Introdurre le migliori tecnologie disponibili (BAT) sia per i cicli produttivi che per gli impianti di abbattimento
  4. Potenziare ed incentivare la produzione di energie rinnovabili a partire da quella solare
  5. Organizzare una mobilità sostenibile fondata sul Trasporto Pubblico Locale, sull’intermodalità e sulla mobilità “dolce” (pedonale e ciclistica)

COSA PUOI FARE COME CITTADINO?

Riflettere sul nostro modo di vivere e adottare stili di vita energeticamente più saggi e meno dispendiosi. Ad esempio:

  • riscaldare e raffreddare in modo naturale i nostri ambienti di vita e di lavoro, limitando l’uso di energia;
  • evitare di muoverci come solitari guerrieri in automobile: utilizzare più spesso il trasporto collettivo e spostarci a piedi o in bicicletta;
  • ridurre la produzione di rifiuti, riusare e riciclare i materiali;
  • consumare meno carne.

COSA POSSONO FARE LE SCUOLE?

Gli insegnanti possono organizzare incontri e lezioni sul tema dell’inquinamento dell’aria e dei cambiamenti climatici per individuare insieme agli studenti piani di azione individuali e collettivi.

Gli Istituti scolastici dovrebbero:

  • favorire l’accesso degli studenti in bicicletta attrezzando depositi sicuri e protetti;
  • limitare l’avvicinamento a scuola con mezzi privati a motore;
  • pianificare ed attuare un piano di risparmio energetico coinvolgendo gli studenti, ad es. incaricando a turno un alunno per classe come “responsabile dell’energia”, con il compito di controllare lo spegnimento delle luci quando non servono e segnalare quando vengono aperte le finestre perché fa troppo caldo d’inverno, in modo che possano essere abbassate le temperature.
  • incentivare il consumo di cibo sano e naturale con percorsi di educazione alimentare

COSA POSSONO FARE LE AMMINISTRAZIONI?

  1. Promuovere interventi per una mobilità sostenibile attraverso:
  • il potenziamento del Trasporto Pubblico Locale (aumento delle corsie preferenziali, integrazione tariffaria e miglioramento parco mezzi);
  • l’estensione delle ZTL e delle aree pedonali;
  • lo sviluppo e promozione della mobilità ciclistica;
  • l’attenzione alla sicurezza degli utenti deboli della strada;
  • una corretta politica tariffaria della sosta e realizzazione di parcheggi di scambio;
  • sviluppare il servizio di car sharing e di bike sharing;
  • la promozione della distribuzione delle merci con meno mezzi e a basso impatto ambientale;
  • l’istituzione del mobility manager per promuovere il car pooling, i pedibus, l’impiego di carburanti a minor impatto ambientale ecc..
  1. Promozione del risparmio energetico, energie rinnovabili e produzioni meno inquinanti;
  2. Riconversione energetica del patrimonio edilizio cittadino attraverso l’approvazione ed attuazione del regolamento di edilizia sostenibile che preveda anche incentivi a chi risparmia energia e ne produce di rinnovabile;
  3. Realizzazione di un sistema di verde che costituisca, attraverso corridoi ecologici vegetazionali, viali, macchie boscose o corridoi fluviali, percorsi ciclabili e green-way, una rete verde estesa a tutto il territorio, unendo ed avvicinando i giardini di quartiere alle grandi “riserve di naturalità” dei parchi.

COSA POSSIAMO FARE INSIEME?

  • Incontri di informazione sul tema dell’inquinamento dell’aria;
  • Sportello energia;
  • Giornate di pedibus “esemplari” nella tua scuola con l’aiuto di genitori e insegnanti

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