LO SAPEVI CHE…
Anche a Brescia, così come nel resto d’Italia, più della metà delle abitazioni sono certificate in classe energetica G (la peggiore) ed il 90% ha una classe inferiore alla D. Inoltre la città non è dotata ad oggi di un PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) o di altri strumenti per definire le strategie di riduzione dei consumi energetici.
A Brescia si continua ad utilizzare polverino di carbone nelle centrali termoelettriche, che producono calore distribuito alle utenze bresciane ed energia elettrica immessa nella rete nazionale.
Brescia è stata pioniera nello sviluppo di una rete di teleriscaldamento, che però oggi è un metodo sempre meno efficiente superato per fornire calore alla città.
COSA NE PENSA LEGAMBIENTE?
Legambiente pensa che si debba procedere ad riduzione dei consumi energetici e ad un cambio radicale nei metodi di produzione dell’energia, in particolare bisogna:
- Ridurre i consumi termici per il riscaldamento degli edifici con l’isolamento di pareti e coperture, la sostituzione degli infissi, l’adeguamento degli impianti;
- Procedere all’efficientamento energetico delle industrie, adottando le BAT (Best Available Technologies) nei cicli produttivi;
- Produrre in modo virtuoso l’energia, abbandonando i combustibili fossili e le grandi centrali in favore della generazione distribuita da fonti rinnovabili (solare, fotovoltaico, eolico, etc.);
- Mettere in atto piccole buone azioni quotidiane per ridurre i consumi energetici dei singoli.
COSA PUOI FARE COME CITTADINO?
Prova ad analizzare la tua giornata ed a capire se ci sono dei momenti in cui sprechi energia, ad esempio se le temperature in casa sono troppo alte o vengono usati elettrodomestici energivori. Quando fai degli acquisti di apparecchiature elettriche scegli quelle della classe energetica maggiore. Pianifica interventi di efficientamento energetico della tua casa, partendo dalla riduzione dei consumi e andando poi verso l’installazione di fonti energetiche rinnovabili (come il solare termico e fotovoltaico).
COSA POSSONO FARE LE SCUOLE?
Nelle classi individuate a turno un alunno “responsabile dell’energia”, dovrà stare attento allo spegnimento delle luci da parte degli alunni e segnalare, ad esempio, quando vengono aperte le finestre perché fa troppo caldo d’inverno, in modo che possano essere abbassate le temperature. Gli insegnanti possono organizzare lezioni sul tema dell’energia per aiutare a formare cittadini del futuro virtuosi.
COSA POSSONO FARE LE AMMINISTRAZIONI?
Non è ancora troppo tardi per dotarsi di un piano per la riduzione dei consumi energetici, sul modello dei PAES. Le amministrazioni possono cominciare ad agire sul proprio patrimonio immobiliare e sugli impianti di illuminazione pubblica con azioni di efficienza energetica e prevedere nei regolamenti edilizi delle norme e degli incentivi per favorire l’efficientamento energetico degli edifici privati. I Comuni possono attivare uno “sportello energia” per fornire informazioni ai cittadini.
COSA POSSIAMO FARE INSIEME?
- Organizzare incontri di informazione sul tema dell’energia;
- Organizzare viste guidate a impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili o ad edifici “in classe A”;
- Attivare sportelli energia.